Istanze di riesame

Durante la definizione del piano colturale grafico, può verificarsi l’esigenza di apportare una modifica al macrouso GIS di una determinata parcella, perché non compatibile con l’uso che si vuole attribuire nel piano di coltivazione  (esempio macrouso GIS 666  – seminativo da fotointepretazione, non compatibile con un nuovo uso del suolo conseguente ad esempio all’impianto di una frutteto o di un vigneto).
In questi casi l’agricoltore, per il tramite del suo CAA, può presentare sul fascicolo aziendale un’istanza di riesame, ovvero una procedura informatizzata attraverso la quale viene chiesto ad un fotointerprete incaricato dall’Organismo pagatore Argea, di modificare il macrouso precedentemente definito con uno compatibile con la nuova definizione del piano colturale che si intende definire.
La procedura dell’istanza si esegue sul fascicolo aziendale della ditta, entrando inizialmente nella grafica, definendo i poligoni per i quali si chiede la modifica; successivamente si chiude entrando nel link – istanza di riesame – presente sul cruscotto Servizi correlati , con il rilascio dell’istanza.
L’istanza viene lavorata dal fotointerprete e può avere due esiti:

  • accettata: in questo caso l’operatore CAA può procedere a definire il gli usi nel piano di coltivazione
  • in convocazione: in questo caso la proposta grafica del fotointerprete differisce più o meno profondamente da quella richiesta dall’agricoltore. In questo caso si possono avere due situazioni distinte:
    • la proposta del fotointerprete, seppur non completamente concordante, viene accolta dall’agricoltore. In questo caso si annulla la convocazione e si ritorna alla situazione descritta nel punto a)
    • la proposta del fotointerprete è ritenuta non corretta: in questo caso si va in contradditorio ad un sopralluogo in campo, il cui esito se sarà sfavorevole all’agricoltore, comporterà il pagamento a suo carico delle spese del sopralluogo stesso, secondo importi stabiliti da un tariffario. In qualunque caso si arriva a definire un macrouso GIS dal quale partirà la definizione del piano colturale grafico.